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Vacanze 2021: come funzionerà il Green Pass Covid.

magazine green pass

Mentre in Europa si lavora per il Digital Green Certificate (DGC), un certificato digitale sanitario grazie al quale persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione sono libere di viaggiare in Europa, in Italia è già attivo il Pass Verde Nazionale, un documento che permetterà a chi vive o deve spostarsi tra zona rosse e arancioni di viaggiare in tutta Italia. 

Cos’è il Green Pass e come funziona

Il Green Pass è un passaporto sanitario digitale o cartaceo, già attivo nel nostro territorio, che permette di spostarsi in tutta Italia e con il quale si è liberi di viaggiare su tutto il territorio nazionale, anche se si vive in zona rossa o arancione. Il Pass verde è un certificato che accerta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid Sars 19 o la negatività al tampone antigenico rapido o molecolare, viene rilasciato in ambito regionale e sarà valido fino a quando non entrerà in vigore il Digital Green Certificate in Europa, il pass europeo, la cui attivazione è prevista per la metà di giugno.

Come si ottiene? Sono 3 le condizioni che permettono di richiedere il Green Pass.<

1. Attestazione di avvenuto completamento del ciclo vaccinale contro il Covid-19

Al termine del ciclo vaccinale, l’interessato può richiedere direttamente alla struttura sanitaria presso cui ha effettuato i vaccini, il Green Pass. La certificazione sarà presente anche nel fascicolo sanitario elettronico del richiedente.

Il Pass ha una validità di 9 mesi, viene rilasciato dalla struttura sanitaria de eve contenere determinate informazioni, ecco quali.

Oltre al nome, cognome e data di nascita dell’interessato, nel certificato si devono indicare alcuni dettagli relativi alla vaccinazione. Deve quindi riportare la malattia o agente bersaglio, il tipo di vaccino eseguito, la denominazione del vaccino o l'indicazione del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Il documento deve anche indicare il numero della dose effettuata e il numero totale delle dosi previste, la data dell'ultima somministrazione effettuata, lo Stato membro in cui è stata effettuata la vaccinazione, la struttura che detiene il certificato e il suo identificativo univoco.

2. Essere guariti completamente dal Sars Covid-19 Se si è stati positivi al Covid-19 si può richiedere il Green Pass.

Nel caso in cui si è risultati positivi al Covid-19, la certificazione viene rilasciata, su richiesta dell’interessato, sia in formato cartaceo che digitale, dalla struttura presso cui il paziente è stato ricoverato per Covid-19.

Nel caso in cui invece il paziente affetto da Covid-19 non sia stato ricoverato, sarà il medico generico o il pediatra scelto a rilasciare la certificazione che sarà resa disponibile sul fascicolo sanitario elettronico dell’interessato.

Attenzione: la certificazione ha una validità di 6 mesi, ma nel caso in cui il cittadino dovesse risultare nuovamente positivo al Covid, perderà di validità.

Anche in questo caso, il certificato deve necessariamente riportate alcune informazioni. Ecco quali. 

Oltre ai dati anagrafici, sul documento devono essere indicati la data del primo test positivo, lo Stato membro in cui è stata certificata la guarigione, la struttura che ha rilasciato il certificato, l'identificativo univoco del certificato e la sua validità.

3. Risultare negativi al test antigenico molecolare o rapido.

La certificazione ha una validità di quarantotto ore dal rilascio ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che hanno svolto il tampone antigenico rapido o molecolare, ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.

Le informazioni che devono comparire sul certificato, oltre le generalità dell’interessato, riguardano la tipologia di test effettuato e per quale malattia o agente bersaglio, il nome del test e il suo produttore. Sul documento devono inoltre essere indicati la data e l'orario della raccolta del campione e quelli del risultato del test, il centro o la struttura che lo ha eseguito, lo Stato membro, la struttura che detiene il certificato e l'identificativo univoco.

 

DLT Staff ,13 maggio 2021

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