In questo momento difficilissimo per il Centro Italia, l’ultimo dei pensieri è sicuramente quello di andare in vacanza nelle zone interessate dal sisma e dal maltempo. Tra la paura e il senso d’impotenza, non si ha sicuramente lo spirito adatto per partire e in molti ci state chiedendo quando è possibile annullare una vacanza e ottenere il rimborso per calamità naturali. In questi casi, naturalmente, si deve tener conto del Codice del Consumo che nell’articolo 92 spiega: “Quando il consumatore recede dal contratto nei casi previsti dagli articoli 90 e 91 (aumento di prezzo significativo o modifica significativa di uno o più elementi del contratto. Per approfondimento rimandiamo agli articoli ndr), o il pacchetto turistico viene cancellato prima della partenza per qualsiasi motivo, tranne che per colpa del consumatore, questi ha diritto di usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore previa restituzione della differenza del prezzo, oppure gli e’ rimborsata, entro sette giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione, la somma di danaro già corrisposta”. Nei casi di forza maggiore (ma anche in caso di mancato raggiungimento minimo dei partecipanti lì dove il consumatore ne era informato) non sono previsti risarcimenti di eventuali danni dipendenti dalla mancata esecuzione del contratto. Ma cosa si intende per cause di forza maggiore? Sono quelle condizioni per le quali decade l’obbligo a fornire una prestazione contrattualmente prevista, senza dover per questo pagare penali. Rientrano nella casistica sisma, alluvione, eccezionali avversità atmosferiche ovvero eventi naturali per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza o di calamità naturale. In questo caso, quindi, il cliente otterrà il rimborso. Se, però, le strutture risultano aperte e l’allarme non è stato diramato, il cliente si troverà a dover pagare le penali se decide di annullare la vacanza. Precisamente, come si legge dal nostro regolamento pubblicato sul sito, saranno addebitati a titolo penale “Il costo delle quote di iscrizione, gli eventuali premi assicurativi e le seguenti percentuali della quota di partecipazione, calcolate in base a quanti giorni prima della partenza è avvenuto l’annullamento”.
Ecco quando è possibile annullare una vacanza e ottenere il rimborso per calamità naturali. Speriamo di essere state utili e, allo stesso tempo, che non dobbiate mai averne bisogno.